
L'opera 0 e 1. Tutto e nulla è la mia opera di esordio, scritto e pensato durante l'isolamento provocato dalla pandemia del covid-19...
Di seguito alcune domande che frequentemente mi sono state rivolte sull'opera e che forniscono una mia personale sinossi.
L'opera è stata pubblicata il 13 Giugno 2023 in versione e-book e il 3 agosto in versione cartacea, è stata pubblicata e distribuita dall'editore Albatros il Filo.
Il titolo del tuo libro, "O e 1. Tutto e nulla", sembra richiamare il linguaggio binario della realtà digitale, ma anche un significato più profondo legato agli opposti. Puoi condividere con noi il significato dietro questo titolo e come si riflette nella tua trattazione saggistica?
Il titolo 0 e 1. Tutto e nulla, infatti, richiama oltre il linguaggio binario anche l’ambito fisiologico umano dove la legge del “tutto e del nulla” esprime il modo in cui si propagano i segnali elettrici all’interno dell’encefalo e delle vie nervose, le fibre nervose trasmettono il segnale indipendentemente dall’intensità dello stimolo e una volta depolarizzate le fibre nervose comunicano attraverso impulsi bio-elettrici generati da processi elettrochimici.
Questa analogia tra il linguaggio binario, che governa la realtà digitale e il modo di comunicare delle fibre nervose, acclara palesemente il concetto che vede il corpo umano assimilabile a un computer biologico, tutto questo si connette in maniera multidisciplinare con la dualità filosofica espressa dalla filosofia occidentale, soprattutto da quella ellenistica espressa in maniera eccelsa da Platone, la dualità ci fa discernere il mondo e la realtà in una logica degli opposti che governa a livello semantico e fenomenologico appunto la realtà.
Per questo nell’opera ho voluto esprimere in maniera concettuale i temi trattati, associandoli nella trattazione e nei titoli dei capitoli a due alla volta, in maniera che uno potesse essere il contrario dell’altro, ad evidenziare la dualità, questo modo di concatenare i concetti presentati, dovrebbe a mio parere, inculcare profondità e prospettiva all’opera; inoltre nel titolo è presente un’inversione chiasmatica che riflette l’organizzazione a “x” con cui si incrociano le fibre nervose, infatti l’emisfero destro governa la parte sinistra del corpo e viceversa, così nel titolo lo zero che rappresenta il nulla e l’uno che rappresenta il tutto si invertono...
La teoria olografica dell'universo e le teorie sulla coscienza di Roger Penrose sono state tue fonti di ispirazione. In che modo queste teorie hanno influenzato il tuo pensiero e la tua visione della realtà?
La teoria dell’universo olografico e in generale il principio olografico, vede la possibilità che la realtà tridimensionale e multidimensionale possa essere concepita in una dimensione in cui tutta l’informazione espressa dalla realtà multidimensionale possa essere rappresentata in una dimensione a due dimensioni, situata sul bordo dell’area esaminata, questo concetto è perorato dalla logica matematica e geometrica, questo fa sì che la realtà possa essere assimilabile ad un ologramma...
Questo porta a deduzioni idealistiche e spirituali che possono far intendere il fenomeno del pensiero, della coscienza e della vita interiore, come eterno ed immortale, magari depositato in questa dimensione a due dimensioni, predetta dalla teoria olografica dell’universo.
Infatti il fenomeno della coscienza è caratterizzato dell’entanglement e dalla sua non località, questo fa sì che la coscienza non sia localizzata in una specifica area dell’encefalo, ma distribuita in tutto il sistema nervoso centrale, al contrario il pensiero che è tuttavia un fenomeno legato ad aree specifiche del sistema nervoso centrale (organizzazione funzionale); l’entanglement sarebbe coinvolto in maniera indiretta secondo la tesi espressa nell’opera, nella deposizione dell’informazione in suddetta dimensione bidimensionale; seppur l’entanglement non sia intendibile come scambio di informazioni, prevede la modifica dello stato tra due o più particelle, andando a modificare contemporaneamente lo stato delle particelle coinvolte nel fenomeno, questo fa sì che la dimensione bidimensionale avendo una matrice semantica (matrix semantica) comporta l’espressione e la codifica di informazioni che quindi passano in questa dimensione bidimensionale;
Inoltre, la realtà multidimensionale e bidimensionale sono adiacenti e quindi comunicanti ma separati da un punto di contatto geometrico, questo punto di contatto può corrispondere alla singolarità gravitazionale dalla quale ha preso origine questo universo, questo implica che la dimensione bidimensionale sia anteriore all’universo stesso, come espresso nell’opera 0 e 1. Tutto e Nulla...
La teoria della coscienza di Roger Penrose è invece fondamentale per due motivi:
Uno sancisce e ribadisce la non località del pensiero umano, rivelando che esso può effettivamente essere “immagazzinato” attraverso il cambiamento di stato delle particelle contenute nella dimensione bidimensionale;
Il secondo motivo per cui la teoria di Penrose è alquanto dibattuta vede invece la coscienza essere un fenomeno emergente dalle caratteristiche della materia, in particolare sarebbe conseguente ai fenomeni di interferenza delle funzioni d’onda delle particelle costituenti i microtubuli e le proteine costituenti, chiamate tubuline, che generano delle sovrapposizioni quantistiche...
Se fosse vero la coscienza sarebbe come già detto una proprietà emergente dalla materia e più in generale dagli stati di sovrapposizione quantistica, si potrebbe pensare che anche nel nucleo della Terra, dove avvengono fenomeni quantistici, sarebbe possibile che le particelle subatomiche che compongono il nucleo, come i neutroni e i protoni, possano esistere in stati di sovrapposizione, quindi generando una coscienza basale... questo concetto viene definito nell’opera come Anima mundi.
Il tuo libro si presenta come un viaggio tra deduzioni idealistiche-spirituali e la realtà digitale. Come equilibri questi due mondi concettuali diversi all'interno del tuo testo?
Dai concetti espressi dalle risposte precedenti si riescono già a “scorgere” delle deduzioni idealistiche e spirituali; essendo la dimensione bidimensionale a due dimensioni, diventa “obbligata” la codifica in codice binario, che prevede solo due valori, 0 e 1, supportata anche dal fatto che l’entanglement non consiste in uno scambio di informazioni bensì in un cambiamento di stato contemporaneo delle particelle coinvolte, che non sono influenzate dalla distanza fisica, in pratica si trascende lo spazio e il tempo;
Il cambiamento di stato delle particelle legate dall’entanglement è quindi la “puntina del giradischi” che incide il nostro pensiero nella dimensione bidimensionale, a farla da padrone, quindi, è il codice binario che è tuttavia la base della tecnologia digitale.
Questo lascia intendere che l’universo funzioni come un grande computer quantistico e lo spazio sia l’area di lavoro, definito nell’opera il cristallo della realtà, inoltre le leggi della fisica rappresentano le istruzioni di questo computer quantistico, il corpo umano diventa quindi una periferica che ospita la soggettività, la coscienza e quindi il nostro io, la nostra anima che ripeto potrebbe dimorare nella dimensione bidimensionale (matrix semantica) ...
Ps: L’educazione e l’esperienza sono il nostro “kernel” (il software).
Nel tuo libro, affronti temi complessi e affascinanti legati alla fisica, alla filosofia e alla natura dell'universo. Qual è l'aspetto o il concetto che hai trovato più stimolante o intrigante durante la tua ricerca e la scrittura di "O e 1. Tutto e nulla"?
L’aspetto che ho trovato più innovativo, caratteristico e intrigante della mia opera, nonché fonte di stimolo e novità è l’analogia tra i riporti del codice binario e la fisiologia umana, rappresentata dalla frequenza di funzionamento degli apparati corporei:
Mentre il sistema decimale ha i riporti ogni dieci, il codice binario ha i riporti che aumentano in ragione del quadrato di due, considerato ogni intervallo tra riporti come un range di valori, otteniamo un periodo, che diviso in due, come fosse una distribuzione statistica, evidenzia la soluzione nel primo numero nella curva a destra, in quanto dividendo la semisomma del periodo per suddetto numero, permette di ottenere una successione suggestiva, poiché si ottengono come risultati dei valori che coincidono con quelli delle frequenze biologiche che ritroviamo in fisiologia del corpo umano.
Questo lascia intendere che il corpo umano sia accordato ai riporti del codice binario e quindi la vita in genere sia basata sul codice binario, rilevante diventa quindi la matrix semantica che è il luogo in cui il codice binario ha potuto sedimentarsi fino a creare ogni cosa, dall’universo che esprime sempre una dualità, si pensi alla dualità dei quark, degli elettroni/protoni, della materia e antimateria ecc. ecc., nonché dal profondo concetto di dualità semantica e fenomenologica espressa da ogni cosa che compone la realtà, questo è il tema della teoria del tutto proposta nell’opera, che culmina con la triplice associazione tra codice binario, risonanza di Schumann e sezione aurea.
L’interazione di queste tre componenti, secondo me, è alla base di tutto... quindi nell’opera si esaminano questi tre concetti.
Inoltre, l’opera vuole essere anche un chiaro messaggio di pace, in quanto come dedotto dall’astrologia, si associano gli eventi nefasti come guerre e carestie, al movimento dei pianeti lenti, (Saturno, Urano, Nettuno e Plutone) quindi all’attività dinamica dell’atmosfera che è influenzata delle energie extraterrestri astrali e solari, influenza a sua volta la risonanza di Schumann, tale risonanza è fondamentale nello sviluppo cognitivo e rappresenta la connessione con l’anima razionale e quindi con l’ippocampo che è un area dell’encefalo fondamentale nei processi cognitivi.
Se l’umanità appurasse queste connessioni e tali connessioni si dimostrassero vere, sarebbe una delle più grandi scoperte in ambito scientifico, porterebbe allo stop delle guerre che sono probabilmente dovute, oltre a cause concettuali dalle energie elettromagnetiche che influenzano il nostro pensiero, da qui si deduce che siamo vittime di forze non oscure ma distruttrici...
L’opera è quindi strutturata per dare una visione olistica della realtà ed altre associazioni semantiche vengono fatte all’interno del libro...
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